La mostra, ideata in occasione del trentesimo anniversario di Accademia, traccia un racconto sull’evoluzione olfattiva del mondo delle fragranze nelle ultime tre decadi, mettendo in luce le specialità del territorio italiano utilizzate nell’industria della profumeria.
Le essenze proposte in mostra sono accompagnate dalle immagini colte dall’obiettivo della fotografa Antonella Pizzamiglio che, proprio ispirata dalle essenze stesse, ha realizzato dodici scatti inediti, con una camera digitale senza elaborazioni informatiche. Tra materie prime naturali e molecole di sintesi si delinea il percorso che dall’idea porta alla creazione di un profumo, cogliendone l’attimo sociale e il desiderio ispirato.
Il racconto degli sviluppi e dei cambiamenti dell’universo delle fragranze dagli anni ’90 a oggi si estende anche ai canali social e al sito ufficiale di Accademia del Profumo che, già dal 1° gennaio, sono animati da contenuti che toccano diversi temi: l’olfatto, i nasi creatori, il packaging, la comunicazione, i gusti dei consumatori, le trasformazioni sociali e le evoluzioni del retail, oltre a provare a individuare quale sarà il «profumo di domani».
Giovedì 10 settembre, la mostra presso APE Museo Parma ha aperto al pubblico con una giornata inaugurale, durante la quale è stato possibile partecipare a una visita guidata con la fotografa Antonella Pizzamiglio.
Nel pomeriggio si è tenuto inoltre un incontro di approfondimento, nel quale, accanto agli interventi di coloro che hanno lavorato alla realizzazione della mostra, sono state svelate la fragranza e la pubblicazione legate a PARMA la città del PROFUMO e ha trovato spazio la presentazione del volume La grande profumeria italiana – Cinquant’anni di essenze straordinarie (Silvana Editoriale, 2020 – con il patrocinio di Accademia del Profumo), con il talk show La grande profumeria italiana: la parola ai protagonisti, una conversazione sul “modo italiano” di fare i profumi e su cosa rende speciale l’Italia in questo campo.