chinotto
L’origine dell’agrume non è nota, sembra si tratti di una mutazione dell’arancio amaro che, nel tempo, si è sviluppato in questa specie.
In Italia è coltivato in Liguria (il chinotto di Savona è presidio Slow Food), in Toscana, in Sicilia e in Calabria.
I frutti sono piccoli e schiacciati ai poli e hanno un succo molto amaro e acido: ricchissimi di effetti benefici, appaiono verdi, gialli e arancioni, a seconda della maturazione. Come la maggior parte degli agrumi, anche i chinotti possono aspettare a lungo sulla pianta prima di venir colti. Sembra anzi che al chinotto spetti il primato, dato che si dice possa rimanere sul ramo fino a due anni. Normalmente i frutti maturano alla metà di giugno. Al naturale sono molto amari ma, sapientemente lavorati, diventano squisite prelibatezze e una piacevolissima bibita.
Dalle foglie e dalla scorza si estrae un olio essenziale utilizzato in moltissime declinazioni, anche in cosmetica e profumeria.