fior d’arancio
Fiore prodotto dall’arancio amaro (Citrus aurantium) e dall’arancio dolce (Citrus sinensis), da cui si ricava un’acqua aromatica utilizzata soprattutto nella pasticceria mediorientale e del sud Italia.
Nella lingua italiana, il fior d’arancio è detto anche zagara – termine derivato dall’arabo “zahr” che significa genericamente “fiore” – e, in profumeria, ha la particolarità di poter essere sottoposto a due processi di estrazione per ricavarne il principio odoroso:
- nel caso si utilizzi il più tradizionale metodo di distillazione si ottiene l’essenza di fiori d’arancio, comunemente detta “neroli” in onore della principessa italiana di Nerola, amante di questa essenza che in passato veniva utilizzata per profumare i tessuti: l’odore è delicatamente fiorito ma conserva la vivacità e la leggerezza delle note agrumate.
- Se il fior d’arancio viene sottoposto a estrazione, la parte odorosa ricavata risulta più “cerosa” e dotata di maggiore persistenza: si parla in questo caso di assoluta di fiori d’arancio.