Fine ‘800 | tradizione, artigianalità, botanica
Dalle fragranze monocorde alle composizioni complesse.
Il profumo pervade la storia e la cultura dell’uomo da quasi sette millenni e ha sempre ricoperto due funzioni, la religiosa e la profana.
Egizi, Greci, Romani, Arabi, mecenati del Rinascimento, mastri profumieri e guantai, case di profumo hanno contribuito a segnare le tappe dell’evoluzione profumata, sia per forma che per contenuto.
Verso la fine del 19° secolo, in piena Belle Époque, il profumo diventa un prodotto di lusso, tanto nel nome che nel flacone e la profumeria assume la dimensione di un’arte.
Il pubblico femminile predilige le fragranze fiorite preferibilmente monotematiche dove, oltre a rosa e tuberosa, spicca il lussuoso gelsomino, orgoglio di Grasse e della Calabria.
Il pubblico maschile, oltre alle tradizionali colonie ricche di agrumi e di erbe aromatiche, scopre una nuova composizione più articolata, il fougère, nella quale lavanda, geranio, vetiver, muschio di quercia e cumarina creano un mix virile ed elegante.
E già si profilano i grandi cambiamenti che segneranno l’inizio dell’era moderna…
Proposte olfattive: gelsomino | acqua di colonia | accordo fougère
Prima metà del ‘900 | la svolta determinante
Le grandi scoperte della scienza
I ricercatori isolano, da sostanze naturali vegetali e animali, molte molecole olfattivamente interessanti che portano all’invenzione di prodotti chimici senza eguali in natura.
Queste scoperte rappresentano le tendenze dell’inizio del 20° secolo.
Tra le invenzioni più significative ci sono Metilionone, Vanillina e Aldeide
Proposte olfattive
- Metilionone
- è la molecola scoperta nel 1893 dalla condensazione del citral, componente principale della citronella, con un acetone. È l’elemento indispensabile per ricreare il profumo del fiore di violetta e ha consentito di ampliare gli strumenti del creatore di profumi per lo sviluppo delle note cipriate.
- Vanillina
- isolata dalla vaniglia e dal legno di guaiaco, questa molecola è una delle più grandi scoperte della profumeria datata 1876. Dal punto di vista chimico è una aldeide e si presenta, a temperatura ambiente, come un solido cristallino bianco dal caratteristico aroma. È usata nelle fragranze dal carattere esotico e sensuale.
- Aldeide
- sintetizzata nel 1903, questa sostanza rimase nei cassetti dei ricercatori fino al 1921, quando entra nella composizione di un profumo archetipo per eccellenza. L’aldeide è all’origine di una innumerevole schiera di profumi che continua anche oggi.
Sono gli anni folli segnati dalla moda del charleston e del rinnovamento che richiedono nuove espressioni olfattive. I grandi sarti si dedicano anche alla creazione del profumo proponendo fragranze orientali e chypre. A queste, nella seconda metà degli anni ’40, si aggiungono i profumi fioriti ricchi, proposti dai grandi sarti dell’epoca.
Si sta formando una nuova generazione di creatori, tra i quali c’è la prima donna “naso”, Germaine Cellier (soprannominata “enfant terrible”), che introduce le note verdi nelle composizioni femminili.
Con gli anni ’50, il prêt-à-porter sostituisce le confezioni di sartoria e anche i profumi diventano più accessibili. Nascono le eau de toilette da uomo: le note legnose e il vetiver rinnovano la profumazione maschile che resta tuttavia legata al rito della rasatura.
E’ ancora la scienza che, negli anni ’60, influenza la creazione del profumo grazie alla scoperta della molecola Hedione. La comparsa delle campagne pubblicitarie in televisione influenza la scelta dei prodotti, genera una nuova espansione del mercato e standardizza i gusti dei consumatori.
Seconda metà del ‘900
Profumo e società: l’era del marketing
Gli anni ‘70 segnano una trasformazione: la creazione è guidata dall’analisi del mercato e del comportamento dei consumatori. Nascono profumi concettuali nei quali è importante il messaggio trasmesso.
In controtendenza rispetto alle classiche strutture, e a testimoniare il ritorno alla natura predicato dal movimento hippie, una materia prima s’impone come simbolo dell’epoca, il patchouli.
Proposta olfattiva
- Il patchouli è un arbusto coltivato nel sud est asiatico e sono le sue foglie essiccate a rilasciarne l’odore caratteristico. Scoperto dagli inglesi, era tradizionalmente usato per profumare i tessuti di cashmere e garantirne l’autenticità di provenienza.
Gli ‘80 sono gli anni delle sensazioni forti. È l’era dello yuppismo e dell’affermazione in campo personale e lavorativo. Per assecondare questa tendenza, i profumi assumono una firma olfattiva molto decisa: fioriti generosi e chypre per il pubblico femminile, fougère e note cuoio per il pubblico maschile.
Trionfa il made in Italy e gli stilisti italiani più affermati firmano le loro prime creazioni profumate.
Proposta olfattiva
- Accordo orientale: è una composizione caratterizzata dalla presenza di patchouli, vaniglia e spezie, principalmente cannella, e talvolta note ambrate. Suggerisce sensazioni olfattive molto avvolgenti, lussureggianti, evocazioni di mondi lontani.
Gli anni ’90, per reazione al decennio precedente, vedono un ritorno alla natura e alla dolcezza, ma anche una grande voglia di allegria e di gioiosa trasgressione. Nasce la filosofia New Age e si diffondono correnti di pensiero alternative.
È un decennio di innovazioni olfattive e di grandi successi nel quale convivono tendenze contrastate.
Proposta olfattiva
- Accordo acquatico: le nuove molecole sintetiche esprimono il desiderio di purificazione e di evasione in spazi aperti.
- Accordo gourmand: unisce il gusto all’odorato. Vaniglia, cioccolato, caramello, latte … ricordano momenti dell’infanzia e trasportano in un universo di rassicurazione e di seduzione maliziosa.
Oggi: incrocio di tendenze
L’inizio del 21° secolo segna una svolta decisiva nella consapevolezza del pubblico verso profumi e olfatto. Il profumo non solo fa parte dell’immagine ma è un compagno di viaggio per evasioni oniriche, esalta gli stati d’animo e favorisce le relazioni sociali.
E’ l’era della globalizzazione, dello sviluppo dei mercati emergenti, della concentrazione dei marchi in grandi gruppi internazionali, con tanti nuovi lanci interpreti delle culture, delle tradizioni e delle mode olfattive di ogni continente.
Proposta olfattiva
- Accordo oud: si tratta di una delle materie prime più care al mondo. Emblema dei paesi arabi che lo fanno bruciare come incenso, il legno di oud proviene dall’Asia. Per sviluppare l’odore, l’albero deve essere attaccato da un fungo o da un insetto e, per difendersi, sviluppa una secrezione vischiosa. Nelle piantagioni è l’uomo a introdurre l’agente aggressivo nei tronchi.
- Accordo gourmand soffice: evoluzione della tendenza degli anni ’90, le note gourmand assumono sfaccettature più soavi di praline, di macaron e soprattutto di liquori (rum, whisky, gin) per appagare un pubblico maschile.
La massificazione, derivante da un approccio globale, fa emergere la voglia di unicità e il ritorno a un approccio tradizionale. D’altra parte, la crescente urbanizzazione e l’introduzione della tecnologia nella vita quotidiana generano il desiderio di riavvicinarsi alla natura. Ecco allora che si crea una vera e propria “onda verde” di fragranze che esprimono la freschezza e la vitalità del mondo vegetale, grazie anche alla biodiversità e alle cooperazioni equosolidali da parte dei produttori di materie prime.
Proposta olfattiva
- Accordo verde esperidato: oltre alle tradizionali essenze di galbano e di foglie di violetta, lo sviluppo tecnologico offre sentori di foglie primaverili, linfa vegetale, clorofilla che, unite a frizzanti note agrumate, propongono fragranze in linea con le aspettative di leggerezza del consumatore contemporaneo.