Ci piace pensare che nelle aule occupate della Sorbonne, durante il caldo Maggio francese, aleggiassero nuvole di patchouli, incenso, sandalo muschio e spezie: legate dal fil rouge della persistenza e dell’effetto ipnotizzante, quelle note olfattive nel ’68 conobbero un picco di popolarità, conquistando ragazzi e ragazze, in Europa e negli stati Uniti..