Dopo molte prove – e, talvolta, diversi anni di lavoro – il “naso” elabora la formula segreta del profumo: il numero di materie prime varia da un numero limitato (“formula corta”) fino a superare le cento sostanze. Alcuni profumi vantano la presenza di 703 materie prime … Tuttavia, la qualità di una fragranza non è proporzionata alla quantità dei suoi componenti, ma al talento di chi crea e di chi sceglie.

Le fasi di produzione del profumo vere e proprie che iniziano da qui sono estremamente importanti e fondamentali per la buona riuscita del prodotto finale.

MISCELAZIONE | Dalla formula del “naso” si prepara l’olio essenziale, un insieme di materie prime, naturali e sintetiche, che sono la base del profumo.

MATURAZIONE | Successivamente, l’olio essenziale è fatto maturare in barili, da una a molte settimane (fino a cinque o più), per far amalgamare tra loro le note.

MACERAZIONE | All’olio essenziale maturato è aggiunto alcool purissimo: parte un nuovo periodo di diverse settimane (da una a cinque) nelle quali le note olfattive si legano all’alcol.

La macerazione nell’antichità era la tecnica più diffusa per la preparazione di unguenti profumati: si immergevano i fiori o altre sostanze aromatiche in un contenitore di olio o grasso al fine di assorbirne il principio odoroso.

Questa fase consente un’osmosi ottimale tra gli ingredienti e l’alcool ed è fondamentale per evitare la predominanza olfattiva dell’alcool che si ha con profumi macerati per periodi troppo brevi.

RAFFREDDAMENTO | Alcol e olio – perfettamente miscelati tra loro, con aggiunta di acqua depurata e distillata – sono raffreddati a -4° / -7°.

FILTRAZIONE | Dopo il raffreddamento, il prodotto alcolico è filtrato per togliere impurità e residui.

PRODUZIONE | Il prodotto finale, chiamato “bulk alcolico”, è il risultato delle fasi descritte al quale possono aggiungersi stabilizzanti, coloranti e filtri solari.