IL DECENNIO BREVE

Il decennio breve, così sono denominati i primi 10 anni del terzo millennio. Breve, per la rapida successione di innovazioni tecnologiche e per gli eventi che hanno scosso l’assetto mondiale in pochissimo tempo. La moneta unica europea, Facebook, le torri gemelle, il primo I-phone. E il profumo? Stava cambiando insieme a tutto il resto.

TESTIMONIAL D’ECCEZIONE

Con più frequenza rispetto al passato, gli spot pubblicitari del XXI secolo hanno per protagonisti gli strapagati attori di Hollywood.  Nel 2004 esce sul piccolo schermo uno spot degno del grande schermo. Nicole Kidman è la nuova testimonial di Chanel N° 5 nel cortometraggio Le Film, diretto da Baz Luhrmann, regista di Moulin Rouge, pellicola di cui la Kidman era protagonista. La colonna sonora è Clair de lune di Claude Debussy, eseguita dall’Orchestra Sinfonica di Sydney, i costumi sono di Karl Lagerfeld. Un vero e proprio film, in cui la Kidman interpreta se stessa. Una nota attrice abbandona una serata di gala e sparisce a bordo di un taxi. Nella sua breve fuga vivrà una travolgente passione, costretta poi a rinunciarvi per tornare sotto la luce dei riflettori.

PREMIO NOBEL PER LA CHIMICA: Ryōji Noyori

Nel 2001 il chimico giapponese Ryōji Noyori è stato insignito del premio Nobel per la chimica, grazie al suo lavoro sulle reazioni di idrogenazione attivate da catalisi chirale. Questa ricerca ha non solo aumentato l’efficienza di alcune tecniche estrattive, ma ha permesso la sintesi di molecole prima difficili, se non impossibili, da ricavare. Il Professor Ryōji Noyori è dal 2001 direttore esterno della casa essenziera Takasago.

SOVRADOSAGGIO

Una delle caratteristiche della profumeria 2000-2010 è stata il sovradosaggio. Si eccede spesso per ringiovanire strutture più classiche. Ecco quindi attingere generosamente a note fruttate, golose e musc.

ROCK N ROSE COUTURE

Nel luglio 2007, Roma si tinge di rosso valentino. Il più illustre stilista italiano celebra 45 anni di carriera con tre giorni di spettacoli, lussuosi ricevimenti e un’indimenticabile retrospettiva “Valentino a Roma: 45 years of style”, allestita all’Ara Pacis con 300 dei suoi capi storici. Tra tanta opulenza Valentino presenta la fragranza Rock’n’Rose Couture. In un elegante flacone con pizzo nero, la fragranza eredita parte della precedente composizione Rock’n’Rose.

CRESCE LA PROFUMERIA ARTISTICA

Nel primo decennio del XXI secolo aumentano a dismisura i marchi di profumeria di nicchia. Il mercato della profumeria artistica aumenta e dunque servono eventi che possano ben rappresentare i nascenti brand. Tra il 2003 e il 2009 nascono due nuovi saloni espositivi dedicati alle fragranze di nicchia, che in breve tempo diventano importanti appuntamenti internazionali: nel 2003 la 1° edizione di Pitti Fragranze; nel 2009 la 1° edizione di Esxence.

OLIVIER POLGE

Olivier Polge è dal 2013 mastro profumiere di Chanel. Il giovane Olvier conosce la sua passione per la profumeria lavorando nel Laboratorio di Fragranze Chanel, un lavoro estivo che fece mentre era studente in storia dell’arte. Inizia una formazione presso Charabot a Grasse e poi due anni nella piccola ACM a Ginevra dove impara le basi della composizione. Nel 1998 è assunto presso la sede newyorkese di IFF. Qui Olivier lavora con Carlos Benaim e Sophia Grojsman, avvicinandosi alla profumeria moderna. Negli anni successivi Polge collabora con celebri profumieri e lavora a creazioni di grande successo tra cui Dior Homme, Armani Code, Pure Poison, Midnight in Paris e Flowerbomb. Il 21 ottobre 2009 vince il Prix International du Parfum.

OLIVIER CRESP

Olivier Cresp è un’icona della profumeria francese. Il “principe di Grasse” dove la sua famiglia vive dal 17° secolo. Il suo modo di comporre è figurativo, attentamente costruito e non legato al tempo. Giovane talento, ha iniziato la sua carriera in Firmenich nel 1992, anno in cui fece risplendere la dolce stella di Thierry Mugler, Angel. Nei primi anni 2000 lavorò a molte fragranze di successo, tra le quali spicca Light Blue di Dolce & Gabbana. Nominato Mastro Profumiere nel 2006 e Profumiere dell’Anno nel 2007, è un mentore per i giovani talenti.

UN DECENNIO DI EVOLUZIONE

Il profumo ci guida nella storia degli ultimi 30 anni come testimone del suo tempo, restituendoci i volti delle donne e degli uomini che hanno contribuito a quella storia. Nel 1992 esce nelle sale il film di Darrell Roodt “Sarafina! Il profumo della libertà”, con un’appassionata Whoopi Goldberg, sugli scontri in Sudafrica, durante l’apartheid. Nel 1993 assegnano a Nelson Mandela il Premio Nobel per la Pace e l’anno dopo Mandela è eletto presidente del Sudafrica: primo presidente non bianco nella storia del Paese.

LA PRIMA FRAGRANZA FIRMATA MCQUEEN

Un cuore esposto, con un guscio d’acciaio e il rosso sanguigno dell’organo pulsante. Così nel 2003 si presenta la prima fragranza dello stilista britannico Alexander McQueen. L’ “hooligan della moda”, come era stato definito per la forza trasgressiva delle sue creazioni, anche per la sua prima fragranza concepì qualcosa di diverso rispetto alla profumeria di quel momento. Il naso creatore era Jacques Cavallier. Note di testa agrumate con un cuore floreale di gelsomino e rosa. “Pierce my heart again” ovvero “Trafiggimi ancora il cuore” era impresso sulla confezione esterna del profumo, chiusa da un sigillo regale, che rientra nei riferimenti vittoriani dello stile McQueen.

NASCONO LE COLLEZIONI ESCLUSIVE

A partire dai primi anni 2000 nascono collezioni esclusive di fragranze delle grandi marche. Non solo case di moda, ma prestigiosi nomi della gioielleria, della pelletteria e le stesse case profumiere creano lussuose serie di profumi caratterizzati da brillanti processi creativi e ricercatezza delle materie prime. Alcune delle più note: Les Parfums (Luis Vuitton), Hermessence (Hermes), Les Heures de Parfum (Cartier), Collection Privée (Dior), Collezione degli Esclusivi (Guarlain).

L’AVVENTO DEI SOCIAL NETWORKS

Se la rete avesse un profumo, Facebook sarebbe una di quelle fragranze cult che segnano la storia evolutiva di un settore, cambiandolo per sempre. Nel 2003 l’universitario Mark Zuckerberg metteva on-line Facemash, che registrò più di 450 visitatori e 22.000 foto visualizzate nelle prime quattro ore di visibilità del sito. Un anno più tardi il 4 febbraio era in rete la piattaforma di social networking Facebook: e la nostra vita non fu mai più la stessa.

ICONE POP

La scena pop femminile degli anni Duemila ha avuto due icone indiscusse in Britney Spears e Jennifer Lopez. Cantanti, ballerine e attrici hanno riempito stadi, dominato sul piccolo e grande schermo per tutto il primo decennio e oltre. Non solo le loro performance artistiche finivano in prima pagina, ma furono per anni riferimento di stile: abiti, scarpe e… profumi. Nel 2002 Jennifer Lopez lanciò Glow cui seguirono altre 29 fragranze. Britney Spears esordì nel 2004 con Curious, anche questo, primo di una lunga serie di prodotti.

ALBERTO MORILLAS

Gli anni 2000 sono costellati dalle creazioni di Alberto Morillas. “Questa professione è come un sacerdozio. Bisogna amarla, amarla e… amarla!” Nato e cresciuto a Siviglia, lega la sua lunga carriera al nome di Firmenich, dove comincia a lavorare nel 1970. Ripercorrendo solo l’inizio del nuovo decennio 2000-2010 attraverso le sue creazioni, ritroviamo nomi celebri: Kenzo Flower by Kenzo, Bulgari Blu, Lancôme Miracle (in collaborazione con H. Frémont), Thierry Mugler Cologne. La memoria olfattiva di Morillas, che ama scrivere le formule dei suoi profumi a mano, è legata al giardino di casa e alla brezza dell’oceano.

PERSONALIZZAZIONI INFINITE

A partire dal 2000 l’aspetto dei flaconi si rinnova. Se prima si lavorava molto con serigrafia, opacatura e tampografia, ora le evoluzioni tecniche moltiplicano le possibilità di personalizzare il packaging. Si incollano i materiali più disparati: metallo, stoffa, legno.

  • 2001/2002 cominciano a diffondersi le spruzzature organiche e le prime metallizzazioni
  • 2003/2005 le prime stampe a caldo
  • 2004/2006 la sublimazione
  • 2007/2010 comincia il massiccio impiego di colori organici UV
    (dati Cerve SpA)

JOHN GALLIANO E L’OMONIMO PROFUMO

“Ambra, lavanda, bergamotto, rosa, violetta, cedro… una contraddizione sexy in una confezione molto importante”. Così John Galliano descrive il suo primo profumo omonimo, lanciato nel 2008. Il designer del flacone è Joël Desgrippes e il naso creatore Christine Nagel. Ma la profumeria già conosceva la firma dello stilista britannico. Sotto la sua direzione artistica erano nate alcune indimenticate campagne pubblicitarie Dior. Suoi i due scenografici abiti che indossano Charlize Theron per J’adore e Eva Green per Midnight Poison nei popolari spot televisivi.

SERGE MANSAU

Tutti abbiamo vaporizzato profumo dai suoi flaconi e tutti abbiamo avuto in casa almeno una delle sue creazioni.
Serge Mansau, scomparso lo scorso anno, lascia un’eredità artistica di oltre 300 flaconi, molti dei quali hanno fatto scuola. Giovanissimo, affascinato dal teatro, inizia a lavorare come scenografo. Alla fine degli anni ‘50 conosce Helena Rubinstein per la quale progetta il suo primo flacone beauty. Negli anni ’60 apre uno studio a Parigi e inizia a disegnare per prestigiosi marchi: Hermés, Dior, Cerruti, Lancôme, Cartier e molti altri. Tanti i flaconi iconici che hanno percorso quasi mezzo secolo di storia della profumeria. Tra i suoi più grandi successi ricordiamo Fiji di Guy Larochе, Climat di Lancôme, Flower by Kenzo.

BACK TO THE COLOGNE

A chi non piacciono le colonie? Più legnose al maschile, più fiorite al femminile. Esistono da sempre. Sono state le primissime strutture olfattive dal 1600. Rese più persistenti alla fine degli anni ’60 con note di fondo molto amate anche dalle donne. Il grande ritorno delle colonie nel terzo millennio è stato nel 2001 con Cologne di Mugler, creazione olfattiva del naso Alberto Morillas. Riaperte le danze, seguirono I Jardins d’Hermes (2003), Les Colognes di Dior (2004).